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AMORE E GINNASTICA

di EDMONDO DE AMICIS

adattamento teatrale STEFANO MASSINI

con SILVIA FRASSON

musiche originali eseguite dal vivo da TOMMASO FERRINI

disegno luci CAROLINA AGOSTINI

 

Dotata di gestualità ed espressività fuori dal comune, l’attrice domina la ribalta per più di un’ora: parla da sola, dialoga con se stessa, ride, piange e diverte divertendosi. Non ha bisogno di nulla, né di costumi appariscenti né di scenografia. Il lavoro di Silvia Frasson è encomiabile. Lei è anziana, adolescente, civettuola, frigida, orgogliosa, uomo, donna e bambina e lo è sorprendentemente allo stesso convincente modo. Di chiunque indossi i panni, la Frasson dice sempre la verità. (Martina Di Marcoberardino per Persinsala Teatro)

 

Lui sfigato, lei bellissima, i vicini pettegoli e l’amore ai tempi e ai modi di fine 800 ma così tanto simile ai giorni nostri. Una storia d’amore di fine 800, in un condominio torinese, fra inquilini, usci socchiusi, sporte della spesa, zitelle curiose e rampe di scale da percorrere in tutta fretta. Riuscirà il nostro timido e impacciato eroe, tra tumulti di cuore e maldestre dichiarazioni d’amore, a strappare un sorriso, un buffetto, un saluto, alla sua amata che corre via noncurante delle sue attenzioni? La tragicomica passione del giovane impacciato ex-seminarista Celzani per la spavalda moderna insegnante di ginnastica Maria Pedani. E intorno i vicini, curiosi, impertinenti, gli sguardi, gli impacci e gli impicci, le chiacchiere, i fraintendimenti che fanno di questa storia una rocambolesca avventura sentimentale tutta da ridere, da assaporare tutta d’un fiato. Il De Amicis che non ti aspetti: in “Amore e Ginnastica”, edito nel 1890, egli riversò quell'ironia, malizia e senso del grottesco che non si era potuto permettere in “Cuore”.

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