TEORIA DEL NUMERO PERFETTO APPLICATA ALLE STORIE DELL'UTOPIA SOCIALISTA
testo e regia Filippo Renda
costumi Fedra Giuliani
sagome Marco Chemeri
luci Laura De Bernardis
allestimento Brando Nencini
aiuto regia Luca Oldani
con ANTONIO FAZZINI, FILIPPO RENDA
NUOVA PRODUZIONE
Il testo è strutturato in tre parti distinte e logiche – tesi, antitesi e sintesi – combinate e connesse tra di loro da un tema costante, simbolico. La domanda centrale attorno a questo lavoro drammaturgico verte su quali possano essere immaginabili alternative al sistema sociale in crisi nel quale siamo immersi, quello tardo-capitalista. Le risposte, al momento, non sono rassicuranti, ma questo spettacolo vuole essere una premessa a una trilogia di lavori, denominata trilogia del desiderio, che affonderà più liberamente in possibili utopie. La premessa, però, perché sia fertile, deve, a nostro parere, partire da un principio di realtà, o almeno sforzarsi di tendere ad esso, e in questo momento la realtà è deprimente. La tesi dello spettacolo si snoda attraverso alcuni principi basilari della matematica, proposti al pubblico con intento politico.