IL TEATRO DELLE DONNE
UNA STORIA LUNGA 30 ANNI
Nasce nel 1991 da un’idea di Maria Cristina Ghelli l'Associazione Culturale Il Teatro delle Donne. La fondano o vi aderiscono da subito autrici, attrici, registe, operatrici e studiose del settore, fra cui Dacia Maraini, Barbara Nativi, Laura Caretti, Lucia Poli, Valeria Moretti, Donatella Diamanti, Lia Lapini.
Il Teatro delle Donne è un centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea promuovendo un teatro al quale oggi si devono senza dubbio alcuni fra i fermenti più interessanti del panorama della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro.
E’ stato all’avanguardia nel creare un centro di produzione drammaturgica italiana, creando un archivio efficiente e molto ricco, che attualmente raccoglie più di 1000 testi di autrici italiane contemporanee ed è consultabile sul sito www.teatrodelledonne.com.
Il Teatro delle Donne svolge un’ampia attività di documentazione, formazione e produzione.
Riceve contributi dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, da Comune di Firenze, Città Metropolitana, etc.
Gestione di teatri
Dal 1993 al 1995 ha la direzione artistica del Teatro A. Boito di Greve in Chianti;
nel 1994-'95 e 1995-'96 cura le stagioni del Teatro dei Ricomposti di Anghiari (Arezzo), in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo;
per cinque anni, dal 1997 al 2001, gestisce il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca), in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Provincia di Lucca, Regione Toscana;
tra il 2002 e il 2004 collabora con il CEL-Teatro di Livorno, alle stagioni del teatro Goldoni e Goldonetta;
nel 2002 vince la gara per la gestione del Teatro Comunale Manzoni di Calenzano che gestisce fino al febbraio 2021.
Nel febbraio 2021 grazie alla Fondazione Teatro della Toscana e al Comune di Scandicci prende residenza presso il Teatro Studio Mila Pieralli (Scandicci-FI). Dal giugno 2022, grazie al Maggio Musicale Fiorentino, alla Fondazione Cassa di Risparmio e al Comune di Firenze, ha residenza presso lo storico teatro Goldoni di Firenze, con la Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale fondata insieme a Dacia Maraini nel 2004, con tutte le attività di formazione riunite sotto la sigla TDD_TeatroFormAzione adesso dirette da Silvia Calamai (autrice, docente di linguistica all’Università di Siena, vice- presidente del Teatro delle Donne). La Residenza del Teatro delle Donne al Teatro Goldoni è rinnovata fino al 2027.
L’archivio dei testi delle autrici di teatro prende invece sede a Firenze insieme all’ufficio del Teatro delle Donne in via Baccio da Montelupo, 101.
Rassegne e Festival
Dal 1992 al 2009 "Autrici a Confronto” festival sulla drammaturgia contemporanea delle donne, 18 edizioni;
dal 1992 al 2002 rassegna estiva di drammaturgia contemporanea per il Comune di Firenze (prima Chiostro di Santa Maria Novella, poi Teatro all’aperto di Villa Strozzi);
"Streghe & Madonne, festival estivo, per quattro anni (1997-2000) a San Giuliano Terme (Pisa), poi dal 2001 a Firenze e Scandicci, rispettivamente al Teatro all'aperto di Villa Strozzi e al Castello dell'Acciaiolo, poi al Teatro Manzoni di Calenzano fino al 2009;
dal settembre 2010 inaugura AVAMPOSTI -Teatro Festival e il premio di drammaturgia contemporanea AVAMPOSTI D’AUTORE. Il festival si svolge a Firenze e nell’area metropolitana (Sesto Fiorentino, Calenzano, Scandicci)
Alcuni degli spettacoli prodotti:
"Una" di Barbara Nativi 1992
"La donna gigante" di Lidia Ravera 1993
"Perla D'Arsella" di Katia Beni e Alessandro Benvenuti 1993
"Manicomio Primavera" di Carlina Torta 1994
"Recital" di Costanza Caglià e Lina Prosa 1995
"Una tavolozza rosso sangue" di Valeria Moretti coproduzione Teatro Stabile di Parma 1996
"Altri tempi" di Raffaella Battaglini 1997
"Perchè John Lennon porta la gonna?" di Barbara Nativi da Claire Dowie 1998
"La Viola di Prato" di Valeria Moretti 1999
"Frida" di Valeria Moretti 2000
"Piume di piombo" di Miriam Bardini 2000
"Indovina da chi andiamo a cena?" di Donatella Diamanti 2001
"Aracne" di Alberto Severi 2001
“Trincea di signore” di Silvia Calamai coproduzione Laboratorio nove 2002
“Piccole Mosse” di Valeria Moretti, regia di Stefano Massini 2003
“Norma ‘44” di Dacia Maraini, regia di Stefano Massini 2004
“La gabbia 1-figlia di notaio” di Stefano Massini 2005
“Congelata” di Silvia Calamai 2005
“Donna non rieducabile-memorandum teatrale su Anna Politkovskaja” di Stefano Massini 2006
“La gabbia 2 –zone d’ombra” di Stefano Massini 2007
“La gabbia 3 – versione dei fatti” di Stefano Massini 2008
“Frankenstein” di Stefano Massini, coproduzione Metastasio-Teatro Stabile della Toscana 2009
“Voci del verbo fare:donna-lavoro” di Silvia Calamai, 2009
“L’Italia s’è desta” di Stefano Massini 2010
“La porta” di Magda Szabo, riduzione di Stefano Massini 2011
“In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini 2011
“Lo schifo, omicidio non casuale di Ilaria Alpi” di Stefano Massini, coproduzione Metastasio-Teatro Stabile della
Toscana 2012
“Senza gioia” di Ilaria Mavilla, 2012
“Balkan Burger” di Stefano Massini 2013
“African Requiem: 20 marzo 1994 appunti di fine giornata” di Stefano Massini con Isabella Ragonese, 2014
“Tale madre, tale figlia” di Laura Forti, con Amanda Sandrelli, 2015
“Shenzhen significa inferno” di Stefano Massini, 2015
“La Ribelle” di Giuseppe Manfridi, 2016
“Maternity Blues” di Grazia Verasani, regia di Elena Arvigo, 2016
“Donna non rieducabile” di Stefano Massini, regia di Elena Arvigo, 2016
“Glory Hole” di Ilaria Mavilla, 2016
“Il bambino sogna” di Hanoch Levin, 2017
“ Trincea di signore” di Silvia Calamai, 2017
“Monologhi dell’atomica” di Elena Arvigo da Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi, 2017
“Il Disobbediente: Don Milani a San Donato” di Eugenio Nocciolini, 2017
“La donna fatta a pezzi” di Filippo Renda da Assja Djebar, 2017
“Vivo in una giungla, dormo sulle spine” di Laura Sicignano, 2017
”4:48 psychosis” di Sarah Kane, 2017
“La cura” di Gherardo Vitali Rosati, 2017
“Un piede in paradiso” di Virginie Thirion, 2017
“Amy_storia di un naufragio”di Valerio Nardoni e Daniela Morozzi da Joseph Conrad, 2018
“Come un fiume_l’ultimo viaggio di Tiziano Terzani” di Eugenio Nocciolini, 2018
“Tutto il male che non ti ho fatto” di Filippo Renda, 2018
“Wasted” di Kate Tempest, 2018
“Circeo_il massacro” di Filippo Renda e Elisa Casseri, 2019
”Nessuno_il mostro di Firenze” di Eugenio Nocciolini, 2019
“La metafisica della bellezza_lettere dalle case chiuse”, di Elena Arvigo, 2019
”La favola di Valibona” di Antonio Fazzini, 2019
“Ritorni” di Fredrik Brattberg, 2019
“Dalle Stelle” di Silvia Calamai, 2020
“Amarti, che fatica!” di Andrea Muzzi, 2021
“Padre d’amore, padre di fango” di Cinzia Pietribiasi, 2021
“Frammenti coniugali” di Gabriele Giaffreda e Elena Miranda, 2021
“Sul principio del precipizio” di Irene Petra Zani, 2021
“L’ingrediente perduto” di Claudia Della Seta e Stefania Aphel Barzini, 2022
“La teoria del numero perfetto applicata alle storie dell’utopia socialista” di Filippo Renda, 2022
“Una storia al contrario” di Francesca De Sanctis, 2022
“La Libertà” di Martin Bellemare, 2022
“Due volte Tito – sopravvivere alla tragedia” di Virginia Landi, Francesca Mignemi, Eleonora Paris, 2022
“Sexton-poetry & rock” recital su Anne Sexton di Angela Antonini, 2023
“Witch is” di Landi, Mignemi, Paris, 2023
“Conversations after sex” di Mark O’Halloran, 2023
“Arlecchino servitor del prodotto interno lordo” di Filippo Renda, 2023
“Tutte le immagini scompariranno” recital dedicato a Annie Ernaux, di Elena Arvigo, 2023
“La merce più preziosa” di Claude Grumberg/Claudia Della Seta, 2024
“L’anima buona del Bhutan” di Filippo Renda, 2024
“The saviour” di Dreidre Kinahan, 2024
“Guerrilla girl” di Angela Antonini e Rita Frongia, 2024
“Canne al vento” di Grazia Deledda” riduzione Annibale Pavone, 2024
Laboratori, stage
organizza laboratori e stage con le maggiori autrici e attrici italiane (Dacia Maraini, Valeria Moretti, Lucia Poli, Marisa
Fabbri, Pamela Villoresi, Elisabetta Pozzi, Donatella Diamanti, Anna Meacci) in vari teatri della Toscana;
nel 2004 Dacia Maraini fonda al Teatro Manzoni La Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale;
Stefano Massini dà vita al Teatro Manzoni alla CalenzanoTeatroFormAzione attiva dal 2004.
Dal 2016 le due attività di formazione sono unitamente dirette da Andrea Nanni, i corsi sono 6 i docenti 7. Vengono
organizzati vari seminari con autori che partecipano alla stagione del Teatro delle Donne al Teatro Manzoni di
Calenzano, con gli autori: Gianfranco Berardi, Elisa Casseri e Filippo Renda, Alessandra Bedino, Daniela Morozzi,
Michele Di Giacomo.
Nel 2020/2021/2022 i seminari vengono organizzati prevalentemente on line con gli autori: Silvia Calamai, Oscar De
Summa, Saverio La Ruina, Katia Ippaso.
Dal 2022 la direzione delle attività di formazione è affidata a Silvia Calamai.
Nel 2023 i seminari drammaturgici condotti da Filippo Renda con Lucia Franchi e Luca Ricci, Gianfranco Berardi e
Gabriella Casolari, Filippo Renda e Antonio Fazzini si svolgono durate il festival AVAMPOSTI.
Nel 2024 Antonio Fazzini e Amerigo Fontani tengono un corso “Ad alta voce” presso il Parc di Fabbrica Europa in
ottobre/novembre, Autunno Fiorentino.
Convegni
Organizza convegni ed incontri sulla drammaturgia contemporanea delle donne ogni anno nell'ambito del festival
"Autrici a Confronto"
- dalla letteratura alla scena - 1994
- la scena prigioniera: la drammaturgia delle donne dagli anni '70 ad oggi - 1995
- nuove tendenze della drammaturgia delle donne: il teatro per le nuove generazioni-1996
- in attesa della legge: quali spazi per un teatro delle donne? - 1997
- Quale scenario per il teatro italiano con l'istituzione del nuovo ministero per i beni e le attività culturali? - 1998
- per un teatro delle donne del terzo millennio - 1999
- il cuore e la scena e il corpo di sabbia/il corpo della donna, l'immagine, il teatro - 2000
- incontri sulle scritture contemporanee - 2001
nel 1998 presso il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo e nel 2003 presso il Teatro Manzoni di Calenzano promuove due convegni sulla gestione dei piccoli teatri e sulle residenze artistiche, in collaborazione con la Regione Toscana, a cui partecipano gli Assessori alla Cultura e i direttori artistici dei piccoli teatri di Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Lazio.
Nel febbraio 2001 è fra le strutture organizzatrici della prima Convention Nazionale "Donne nelle Arti" promossa dal Ministero delle Pari Opportunità e dal Ministero per i beni e le attività culturali e ne cura il settore teatro proponendo uno workshop con le maggiori autrici, registe, attrici, organizzatrici, direttrici di teatro e operatrici a livello nazionale, che segue come coordinatrice, riportandone i risultati in un intervento conclusivo che è pubblicato negli atti della Convention;
Nel 2007 organizza al Teatro Manzoni di Calenzano il convegno “la gabbia-le gabbie” riflessione sul teatro d’impegno
civile;
nel 2008 l’iniziativa “drammaturgia e violenza alle donne” a cui partecipano moltissime autrici italiane;
sempre nel 2008 il Teatro delle Donne è all’Università di Parigi (Centre de Recherches en Linguistique, Littératures et Civilisations Romanes - Université Paris 8);
nel 2009 e nel 2010 il Teatro delle Donne promuove due convegni con la rete 4D – TEATRI.
2010-2021 Nel corso delle stagioni del Teatro Comunale Manzoni di Calenzano promuove incontri con gli autori e autrici dei singoli spettacoli presso la biblioteca comunale CIVICA e presso il teatro.
Altre iniziative
Dal 1997 cura diverse manifestazioni per la Regione Toscana, come la serata per la consegna al poeta Mario Luzi del
premio Pegaso D'Oro al Teatro Romano di Fiesole, presentata da Corrado Augias o nel 1998 la giornata dei diritti
umani delle donne e presentata da Pamela Villoresi; nel 1999 quella dedicata ai diritti dell'infanzia presentata da Red
Ronnie;
nel 2000 quella dedicata ai diritti dei paesi poveri "Battere la povertà" presentata da Anna Meacci e Carmine Fotia;
Nel 2007, 2008, 2009 il Teatro delle Donne partecipa ai Meeting di San Rossore sui diritti umani promossi dalla
Regione Toscana proponendo in reading tre testi di Stefano Massini;
Dal 2009 il Teatro delle Donne promuove la rete 4D – TEATRI fra i quattro teatri d’innovazione dell’area metropolitana
fiorentina (Teatro della Limonaia, Teatro di Antella, Teatro Studio di Scandicci e Teatro Manzoni di Calenzano) di cui il
Teatro delle Donne è capofila. Insieme realizzano alcune particolari iniziative produttive, come per il 20° anniversario
della caduta del muro di Berlino o per il 150° dell’unità d’Italia e l’iniziativa 4D-drammaturgia in 4 dimensioni, percorso
nella drammaturgia contemporanea.
Dal 2008 sviluppa un’intensa attività sul tema del contrasto alla violenza contro le donne. Organizza per la Regione
Toscana molte iniziative nell’ambito della campagna “Mai più sola!” fra cui per tre volte in Piazza della Signoria sotto
la Loggia dei Lanzi gli spettacoli “Violenza negata” 14 dicembre 2008, “Violenza femminile, singolare” 12 dicembre
2009 e 14 febbraio 2010.
Negli anni scolastici 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, vince il bando della Provincia di Firenze e propone nelle scuole
del territorio un progetto di sensibilizzazione contro la violenza domestica “Radici della violenza-la macchina del
tempo” in collaborazione con l’associazione Artemisia che ottiene clamorosi consensi dalle istituzioni scolastiche, dagli
insegnanti e in particolare dagli allievi.
nel 2011 con Unicoop porta il tema anche nei centri commerciali come l’Ipercoop di Sesto Fiorentino con lo spettacolo
“Senza gioia”.
Sul tema del contrasto alla violenza contro le donne agisce a livello nazionale producendo e distribuendo numerosi
spettacoli come: Una tavolozza rosso sangue 1996, Frida 2000, Congelata 2005, Donna non rieducabile 2006,, Balkan
Burger 2013, African Requiem 2014, La ribelle 2015, Maternity blues 2016, La donna fatta a pezzi 2017, Circeo: il
massacro 2019, La metafisica della bellezza/lettere dalle case chiuse 2019, Tutte le immagini scompariranno 2023,
Witch is 2023, Mujeres 2023.
Nel 2023 propone un evento corale al teatro Goldoni Contro la violenza sulle donne con Silvia Guidi, Angela Antonini,
Monica Bauco, Claudia Della Seta, Sonia Remorini, Amerigo Fontani. Testi di Dacia Maraini, Franca Rame, Silvia
Calamai, Stefano Massini, Isabel Allende, Susanna Tamaro.
Nel 2024 spettacoli sul tema della violenza contro le donne si tengono presso l’ITT Marco Polo e presso la Limonaia di
Villa Vogel, nel mese di novembre.
L’Archivio dei testi
Le donne hanno vissuto una lunga e storica esclusione dalla scena.
Quando il teatro diventa luogo della parola religiosa o politica le donne ne vengono estromesse.
Prima del'500 ci sono soltanto rari casi di autrici per il teatro; si tratta in genere, come per l'ormai famosa Rosvita di
Gandersheim, di religiose che fra le mura del convento si dedicano allo studio e alla scrittura. Mettono così in scena
delle pièces che vengono rappresentate, sempre nell'ambito del convento. All'epoca del Rinascimento alcune famose
cortigiane scrissero dei drammi. Ma è solo con la Commedia dell'Arte che le donne diventano per la prima volta
protagoniste sulla scena, scrivono il "canovaccio", hanno ruoli rilevanti in compagnia (molte furono le capocomiche).
In seguito la drammaturgia delle donne ha vissuto fasi alterne, legate alla situazione sociale in cui le donne sono
vissute: ha conosciuto momenti di grande vivacità in periodi di maggiore libertà di pensiero, come la Rivoluzione
Francese, è scomparsa dalla scena nei periodi di restaurazione. In Italia le donne ottengono il diritto di voto solo nel '45; le due grandi guerre e '39; insorgere del fascismo rimandano e bloccano la proposizione della questione femminile.
Dal dopoguerra in poi, nel generale risveglio culturale e con la nuova partecipazione delle donne alla vita sociale e politica, hanno iniziato a confrontarsi con il teatro alcune importanti autrici come Natalia Ginsburg, Alba De Cespedes, Elsa Morante.
Negli anni '70, con il movimento femminista, le donne trovano un interesse più ampio per la scrittura teatrale.
Significativa l'esperienza del teatro "La Maddalena" a Roma che vedrà coinvolta in prima persona come autrice e regista Dacia Maraini e molte altre, impegnate a portare in teatro le battaglie sociali e il "privato" delle donne.
Ma è solo dalla fine degli anni '80 che i frutti di queste esperienze possono dirsi maturi per un confronto a livello nazionale e non solo. Le autrici sono sempre più numerose, fenomeno rilevato dagli stessi annuari della SIAE, vincono premi per la drammaturgia contemporanea, s'impongono sulle scene con testi nuovi e interessanti, con una ricerca che riguarda sia il linguaggio che i temi trattati.
E' da allora che emerge la novità di una drammaturgia delle donne che affronta la scena da un'angolazione diversa, quella delle donne appunto.
I testi non sono più diversi solo perché affrontano problematiche specificamente femminili: la maternità, la vita domestica, ma perché affrontano argomenti sociali e di attualità dal loro punto di vista, che è un punto di vista nuovo e che proprio per questo riscuote un meritato riscontro dalla critica e dagli organismi specializzati.
L'archiviazione, la documentazione, il rendere visibile il lavoro delle donne in teatro sono strumenti perché le donne,
anche in ambito culturale, non continuino a "vincere battaglie, ma perdere la Storia".
Abbiamo realizzato un archivio che mette a disposizione informazioni esaurienti sui testi e sulle autrici che può essere
facilmente consultato da chi vuole mettere in scena un testo o fare una ricerca sulla drammaturgia contemporanea
delle donne.
Una Commissione è stata all’inizio incaricata di stabilire i criteri di inserimento in archivio dei testi e le linee generali dell'attività del nostro centro.
Della Commissione hanno fatto parte le autrici: Dacia Maraini, Barbara Nativi, Lucia Poli, Valeria Moretti, Donatella Diamanti.
I criteri stabiliti perché un testo venga inserito in catalogo sono:
- l'opera deve essere scritta da una donna;
- l'anno d'inizio dell'archiviazione è il 1945;
- l'opera se non rappresentata o pubblicata deve essere stata almeno oggetto di una pubblica lettura;
(delle autrici che hanno avuto almeno un'opera rappresentata si raccolgono anche testi inediti).
L'archivio comprende oggi circa 1.000 testi; è il risultato di una schedatura realizzata inizialmente da un gruppo di documentariste della rete Lilith e in seguito continuata in forma autonoma.
L'archivio grazie al Comune di Calenzano ha una sua sede in via Mascagni, 16 presso l’ex scuola elementare Mascagni-scale dove possono essere consultati i testi che possono anche essere richiesti tramite e.mail o via posta.
Da anni abbiamo affiancato al catalogo dei testi un altro strumento che crediamo utile sia alla promozione delle autrici
che per le necessità degli operatori, un Dizionario delle autrici, dove si possono reperire informazioni dettagliate sulle
donne che scrivono per il teatro, sapere quali sono i testi che hanno scritto e in che periodo. Uno strumento
d’integrazione al catalogo dei testi in progressivo aggiornamento.
Catalogo dei testi e Dizionario delle autrici di teatro sono scaricabili dal sito www.teatrodelledonne.com
Nel 2023 viene stampato il libro: IL TEATRO DELLE DONNE: 30 anni a cura di Polistampa.
