IL BAMBINO SOGNA
di HANOCH LEVIN
traduzione e regia CLAUDIA DELLA SETA
colonna sonora originale POLDY SHATZMAN
scene e costumi CLAUDIA DELLA SETA e MAURIZIA GROSSI
con MOHAMMAD ALIMALOUF, CLAUDIA DELLA SETA, ANTONIO FAZZINI, FEDERICA FLAVONI, DANIELA GIOVANETTI, MAURIZIA GROSSI, MARIO MIGLIUCCI, ADRIANO SALERI, STEFANO VIALI
in collaborazione con COMPAGNIA AFRODITA
Il Bambino Sogna è una bellissima favola dei nostri giorni scritta da Hanoch Levin il più grande autore israeliano; autore graffiante, compassionevole, crudele e allo stesso tempo amoroso, scomparso nel 1999. Il testo è interpretato dagli attori della compagnia Afrodita di Tel Aviv, in cui si incontrano le esperienze umane, artistiche, e interculturali di tante persone, promuovendo l’incontro, il dialogo e la collaborazione tra israeliani e palestinesi. Un’esperienza e una vocazione multietnica trapiantata anche in Italia per creare attraverso il teatro opportunità di integrazione e di mediazione sociale, culturale e linguistica.
Due genitori guardano il loro bambino dormire. Il bambino sogna e i genitori sono felici della sua pace. All'improvviso irrompe nella stanza silenziosa del bambino quel mondo esteriore fatto di furore e rabbia: un gruppo di vicini inseguiti arriva di corsa, un violinista sanguinante, stupito e ferito, cade in terra e agonizza; un comandante arresta tutti. Con lui arriva la sua amante. Il violinista si lamenta, il comandante lo uccide. Momenti tragici e di pure follia. La guerra trascina il bambino e sua madre nella disperata corsa verso la salvezza. Un esodo, un viaggio: ad ogni tappa la stessa domanda: “Come sopravvivere, e per cosa? A che prezzo?”.
Per trattare questi temi tragici Levin non rinuncia né all’humor graffiante né alla fantasia. Scene comiche insieme a riconoscibili eventi della storia del XX secolo ci pongono un solo interrogativo: “Ma è il mondo questo, o è un incubo sul mondo?”. Quest’opera, strana e potente, oscilla tra l’onirico e una lucidità senza alcuna pietà. Si racconta della fuga nell’ignoto, del viaggio verso una terra lontana per fuggire da un passato minaccioso e trovare un futuro sicuro e confortante.
Il bambino sogna affronta la morte e la disperazione che sgretolano il mondo infantile dell’innocenza, ma parla anche di speranza e di un futuro migliore.