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IL TEATRO DELLE DONNE 30 anni al

SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO

VEN. 19/05 ore 12.30

intervista a MARIA CRISTINA GHELLI

letture a cura di CARLINA TORTA

presenta ELENA PIANEA

Direttrice Settore Cultura e Sport della Regione Toscana 

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PRIMAVERA AL TEATRO GOLDONI DI FIRENZE 

Mentre le stagioni degli altri teatri volgono al termine al Teatro Goldoni di Firenze sboccia la Primavera, una Primavera fatta di nuove proposte in vista di una nuova stagione estiva e di un’edizione di Avamposti di grande respiro. In prima assoluta presentiamo UCCELLI del Teatro della Limonaia, tratto dal testo di Daphne di Maurier, che già aveva ispirato Hitchcock per il suo memorabile film; poi un primo studio di  WILLIAM SHAKESPEARE’S HALF TIME JOB del Teatro dell’Elce, proposto da Marco di Costanzo per un solo spettatore a volta in un camerino del Goldoni. Infine una nuova proposta di Serra Yilmaz, tratta da NOVELLE ORIENTALI di Marguerite Yourcenar, produzione Bam Teatro. Un maggio strepitoso pieno di promettenti fioriture. 

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5-6-7 MAGGIO ore 20,30 
PRIMA ASSOLUTA

ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO DELLA LIMONAIA
GLI UCCELLI  
di Daphne du Maurier
drammaturgia, scene e regia Dimitri Milopulos
con GABRIELE GIAFFREDA

Prima assoluta della nuova produzione dell’associazione culturale Teatro della Limonaia sul racconto di Daphne du Maurier. L’autrice è nota al grande pubblico per la sua collaborazione con Alfred Hitchcock per due dei suoi film più importanti Gli Uccelli e Rebecca la prima moglie.
Si tratta della nota storia dell’invasione di stormi di uccelli d’ogni sorta che aggrediscono inspiegabilmente chiunque trovano indifeso e sprovveduto. Gli uccelli, con il suo tema alquanto assurdo, pauroso e intrigante, tiene alta la tensione e l’attenzione del pubblico e allo stesso tempo cerca di far nascere in esso una serie di domande come “perché la natura si ribella contro l’essere umano?” - senza fornire però alcuna risposta. 
Nel racconto, rispetto al film di Hitchcock, la trama è più semplice e intima ma allo stesso tempo più inquietante e angosciante e l’aspetto suspense è incessante durante tutta la durata dello spettacolo.

 

5-6-7 MAGGIO ore 22,00  

in un camerino del teatro Goldoni  

per una persona ogni 15 minuti                                                               PRIMO STUDIO
ingresso 5 euro                                                                                                       TEATRO DELL’ELCE
WILLIAM SHAKESPEARE’S HALF TIME JOB 
Lettura performativa dei tarocchi
ispirata all’immaginario di Shakespeare
di e con
MARCO DI COSTANZO 

Residenze artistiche: 
Armunia, Castiglioncello | Kilowatt, San Sepolcro| teatri d’Imbarco I Teatro delle Donne, Firenze 
Da un punto di vista di lavoro dell'attore, si tratta di metabolizzare i testi di Shakespeare e di saperli restituire secondo una struttura drammaturgica fissa di circa 15 minuti, ma ogni volta diversa perché dipendente dalla persona che si presenta, dalla sua "domanda" (è richiesta una domanda a ogni spettatore) e anche dalle carte che escono di volta in volta. Direi che si tratta di un lavoro a ponte tra lo spettacolo e la performance, perché i testi di partenza sono fissati (e classici), come lo è la struttura generale, ma il rapporto che si crea con lo spettatore è diretto, ravvicinato, imprevedibile e non filtrato da un personaggio o da circostanze immaginarie; i testi sono presi dal teatro drammatico, la loro restituzione è ricostituita ogni volta in funzione del momento presente, come del resto la lettura delle carte che è reale e dipende totalmente dalla domanda dello spettatore.

 

12 MAGGIO ore 20,30
READING
BAM TEATRO
NOVELLE ORIENTALI
di Marguerite Yourcenar 
traduzione di Maria Luisa Spaziani
Edizioni BUR contemporanea
con
SERRA YILMAZ

Una raccolta di storie preziose comparse per la prima volta nel 1938, mescolate a racconti e memorie di viaggi di Marguerite Yourcenar, grande amante dell’Oriente. 
E’ un Oriente largamente inteso quello raccontato dalla scrittrice, quasi un ricordo di quell’immenso territorio dai confini illimitati che il XIX ci aveva lasciato in eredità. 
Si va infatti dai Balcani al Giappone, includendo perfino l’amatissima Grecia (che la scrittrice considerava sua terra di elezione, conosciuta attraverso il poeta Andre Embiricos, a cui il volume è dedicato)  e che si spinge fino all’India. 
Una raccolta ammantata di poesia e struggenti racconti, ora tragici, ora mitologici, ora ripresi da vecchie tradizioni sconosciute ai più, apologhi taoisti, miti indù che parlano di sentimenti umani e passioni nelle loro sfumature più varie e contraddittorie, come pure del potere salvifico dell’arte che pare intatto in ogni epoca dell’umanità. 

Nei giorni 18 e 19 APRILE si terranno al Teatro Goldoni di Firenze i provini per la nuova
produzione del Teatro delle Donne ARLECCHINO SERVITORE DEL PRODOTTO INTERNO LORDO di
Filippo Renda
, che verrà provata in parte nella seconda metà di luglio e in parte a settembre, per
poi debuttare ai primi di ottobre nell’ambito di AVAMPOSTI TeatroFestival 023 .

 

Filippo Renda, in qualità di autore e regista dello spettacolo, affiancato dall'attore Antonio Fazzini,
propone due giorni di incontri conoscitivi con attrici e attori interessati alla produzione.
Gli incontri si svolgeranno il 18 aprile dalle 11:00 alle 21:00 e il 19 aprile dalle 10:00 alle 16:00 negli
spazi del Teatro Goldoni di Firenze e saranno aperti unicamente ad attrici e attori con domicilio a
Firenze e dell'età massima di 26 anni. 
Il regista incontrerà i candidati singolarmente: all'
interno del colloquio non verrà richiesto alcun
pezzo recitato, ma si instaurerà un confronto a partire dalla lettura delle opere "Arlecchino
servitore di due padroni" di C.Goldoni, "Realismo Capitalista" di M.Fisher, "24/7" di J.Crary e
dalla visione del lungometraggio "Sorry we missed you" di K.Loach
. Pertanto è richiesta la lettura
dei testi e la visione del lungometraggio a chi volesse prendere parte agli incontri.

 

Per proporre la propria candidatura inviare curriculum e foto in bassa
risoluzione a:
filipporenda@gmail.com oppure a teatro.donne@libero.it 

oggetto della e-mail: candidatura arlecchino.


Filippo Renda 
Nato a Palermo, 33 anni, si diploma come attore alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Si occupa di regia,
drammaturgia e pedagogia teatrale.
Muove i primi passi come assistente di Luca Ronconi in due produzioni del Piccolo Teatro di Milano. È poi
assistente in molte delle produzioni del Teatro Elfo Puccini tra il 2012 e il 2016. Con gli spettacoli di sua
ideazione circuita anche in festival come Primavera dei Teatri, Castel dei Mondi e Colline Torinesi ed è
prodotto da realtà affermate come il Teatro della Tosse o il Teatro delle Donne. Tra le sue regie “Ghertruda,
la mamma di A.” è prodotto dal Teatro CTB di Brescia. 
È fondatore e direttore della compagnia Idiot Savant, dal 2018 collabora stabilmente con Manifatture
Teatrali Milanesi e dirige con Stefano Cordella il festival di teatro indipendente Hors.
Tra le sue drammaturgie “Circeo, il massacro”, scritto con Elisa Casseri e prodotto dal Teatro delle Donne, è
pubblicato da Hystrio nel 2021. Come autore realizza, con Beppe Salmetti, il programma “Duel – Teatro a
singolar tenzone” per Radio24. Come pedagogo, oltre a tenere annualmente workshop per professionisti, è
docente di recitazione e acting coach presso l’Accademia Litta e la scuola Grock.

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 È stato pubblicato il libro

IL TEATRO DELLE DONNE 30 anni

a cura di Elisabetta Meccariello, prefazione di Dacia Maraini, introduzione di Maria Cristina Ghelli, contributo di Stefano Massini.

EDIZIONI POLISTAMPA

“Ci sono parole che devono necessariamente essere scritte in un volume che riguarda il teatro. La prima è urgenza. Non è teatro se non c’è urgenza almeno in sei o sette pagine. La seconda è identità. Cosa caratterizza una certa Compagnia, quale particolare la rende unica, qual è il suo scopo, la sua idea di teatro. Anche idea è un termine chiave, strettamente connesso a visione. Una rapida ricerca con il tasto “trova” farà scovare un numero sorprendente di idee di teatro e visioni della scena. Questo perché un percorso lungo trent’anni, come quello del Teatro delle Donne, è una strada disseminata di incontri eterogenei. Portare avanti un progetto di lunga durata necessita un continuo confronto, un’attenzione verso il presente, un’attitudine al cambiamento. Incontro significa scambio, convergenza, vicinanza, ma anche accordo, compromesso. Negli anni il Teatro delle Donne incrocia lo sguardo di altre realtà, la collaborazione con artisti differenti è decisiva e consente all’Associazione di rinnovarsi e sperimentare nuove prospettive.

Per mettere insieme queste pagine ho spulciato pile di rassegne stampa, suddivise per stagioni teatrali, per tipologia di evento, per produzione. Ho esaminato dépliant, sfogliato album fotografici, setacciato anni di comunicati. Ho fatto domande. Ho letto interviste, sbobinature di convegni, bozze di interventi, presentazioni di spettacoli.”

Note della curatrice - Elisabetta Meccariello

 

Potete acquistarlo in libreria, al Teatro Goldoni o nelle librerie Unicoop:
Superstore di Arezzo, Cascina, Lastra a Signa, Montecatini, Sesto Fiorentino
Supermercati di Borgo San Lorenzo, Empoli (Centro Empoli), Firenze (Gavinana, Carlo del Prete, Novoli, Leopoldo), Fucecchio, Montevarchi, Poggibonsi (via Salceto), Pontassieve, Prato (via delle Pleiadi), Figline Valdarno

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